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Conoscere l’umidità

La presenza di umidità, sia visibile che nascosta o latente, nelle strutture edilizie dipende da diversi fattori tra i quali, ad esempio, i materiali e le tecniche di costruzione, le condizioni macro- e micro-climatiche e l’origine stessa dell’umidità: questa può infatti essere di tipi diversi, talora singolarmente rappresentati, talvolta invece concomitanti; nei muri delle nostre case esiste dunque umidità dovuta a:

  • infiltrazioni da cause accidentali (danneggiamento di componenti o perdite da impianti)
  • lavori diversi (costruzione, modifica, finitura)
  • infiltrazioni di acque meteoriche
  • condensazione; microclima degli ambienti confinati
  • infiltrazioni dirette dal suolo e dal sottosuolo
  • risalita per capillarità

Dirimere la tipologia di tali cause e le loro conseguenze anche dal punto di vista igienistico è compito di Personale esperto e qualificato che si avvalga di apposite strumentazioni specialistiche.

In tutte queste ipotesi la Termografia è un validissimo metodo diagnostico e documentativo ed in molti casi il suo compito è decisivo.


Dimostrazione dell’umidità capillare
in materiali da costruzione per l’edilizia

"Come l’umidità nascosta risale nei muri delle nostre case"


Uno degli inconvenienti anti-igienici più preoccupanti che si verifica nelle pareti delle nostre case è la cosiddetta risalita capillare dell’umidità che interessa inizialmente le porzioni più basse nei muri dei fabbricati e, progressivamente quanto impercettibilmente, si fa strada nelle aree sovrastanti.
Il fenomeno della capillarità venne studiato sin dal 1700 dal Medico e Fisico inglese James Jurin, che formulò l’omonima Legge secondo cui l’innalzamento del livello dei liquidi in vasi capillari avviene in misura inversamente proporzionale al diametro del vaso. Qui invece dei tubicini abbiamo i muri di casa nostra.
Per evidenziare il fenomeno della risalita capillare dell’umidità nei muri, una schematica esperienza può dimostrare la serietà dei danni e la grande utilità della visione termografica nello scoprirli e dimostrarli.


Elaborazione Tridimensionale - termogramma
con risalita dell'umidità in materiali per edilizia


1) Blocchi e lastre di materiali diversi, ad uso edilizio, sono inumiditi con la parziale immersione in acqua della loro base. Nelle foto: un campione di mattone in cotto pieno; un mattone del tipo corrugato e forato; una tavola in legno stagionato; una tavola in travertino; un blocchetto del tipo drenante in cemento; un blocco in tufo.


2) Dopo un lasso di tempo relativamente breve (nell’ordine di alcune decine di minuti) si assiste al fenomeno della risalita dell’umidità in misura diversa a seconda del materiale.

 



3) L’utilità esclusiva della indagine termografica consiste nella possibilità di individuare le aree umide, altrimenti non visibili, comprese tra l’area asciutta e quella di risalita capillare visibile o ispezionabile. Tale spessore di materiale è invaso da una componente umida non visibile, di grandissima importanza sìa ai fini della dimostrazione del fenomeno che per la sua risoluzione con adeguati interventi. La Termografia è la tecnica di visione e valutazione del fenomeno immediata, completa, non intrusiva e non distruttiva (senza contatto e senza la minima demolizione dei materiali da esaminare).





4) Nell’esempio che stiamo osservando, il laterizio in cotto pieno (campione di mattone a sinistra nello foto ) “assorbe” rapidamente acqua: in breve la traccia di umidità lo invade quasi completamente. Nello stesso tempo nel campione di laterizio forato (secondo da sinistra) ed anche in quelli degli altri materiali solo una parte della “risalita” è visibile alla comune osservazione, mentre una importante zona di umidità latente, rilevante ai fini pratici, rimane individuabile soltanto tramite diagnostica termografica.



Si evidenzia così la presenza di un fenomeno nascosto ma gravemente dannoso per pareti e solette; inoltre, altrettanto bene è dimostrata l’insostituibile importanza della ispezione termografica nella diagnosi del degrado igienico e strutturale degli ambienti in cui viviamo.
Lo studio con metodica termografica consente quindi di verificare l’entità dei fenomeni termici e igroscopici in atto, di impostare e monitorare le operazioni di bonifica, oppure di anticipare la dimostrazione del degrado organizzando ispezioni preventive ed interventi mirati alla risoluzione del problema.

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